Scopriamo le tradizioni del territorio
Il Muve e il gruppo Attivamente
Il gruppo Attivamente dell’Associazione Centro di Accoglienza di Empoli gestito dalla cooperativa Sociale Colori questo anno ha deciso di riscoprire le usanze e i beni del proprio territorio, per questo il gruppo ha visitato il Museo del Vetro di Empoli.
Il racconto dell’esperienza direttamente dai ragazzi: Appena entrati abbiamo trovato ad accoglierci Claudia subito molto gentile, cordiale e disponibile. Alla luce di molti viaggi fatti, una componente del gruppo sottolinea di non avere una guida davanti a noi, ma una volontaria di un associazione di volontariato. Ci ha colpito molto, il luogo, ex magazzino del sale dove ancora oggi riaffiora dalle pareti del sale. Ad Elena è piaciuta molto la bambolina di vetro verde che rappresenta il mondo antico e le tradizioni popolari; la complessità della statuetta mostra tutta la fantasia e bravura dei maestri vetrai. A Chiara è piaciuto molto il luogo dove veniva svolta la lavorazione del vetro detto “piazza”, perché si sentivano i rumori con il chiacchiericcio e i rumori degli operai a lavoro. Ilaria invece sottolinea l’importanza degli oggetti in vetro ormai scomparsi dalle nostre cucine, ma indispensabili all’epoca e molto più ecologici di quelli di oggi, un esempio la saliera, oliera e le bottiglie per l’acqua; è rimasta stupita dai registri contabili delle vecchie fabbriche dove annotavano gli stipendi e compensi degli operai in lire. Jhonny è rimasto sorpreso dalla tartaruga di vetro dalla sua fattura e del suo guscio con una precisione perfetta, dice che è veramente difficile essere precisi al millimetro e loro invece ci riuscivano. Marco ci racconta della grandezza esagerata della canula dove soffiavano il vetro e che lui non avrebbe mai immaginato di trovare una cosa del genere. Luca C. ci fa notare l’importanza della lavorazione del vetro e quindi le tradizioni locali che portavano i lavori in condizioni di lavoro faticose rischiando anche la propria salute. Raffaele ci invita a riflettere sulla abilità dei maestri vetrai dell’epoca e sulla loro manualità, abilità ormai perduta insieme alle nostre tradizioni. Luca P. racconta la visita come un salto nel passato evidenziato dal bellissimo documentario in bianco e nero che racconta di un italia diversa, lavoratrice e con le fabbriche piene di operai maschi e femmine impegnati, un po’ di tristezza gli viene pensando al museo che non è molto visitato e addirittura la domenica essendo gratuito le persone lo visitano poco. A Barbara è piaciuto gli utenzili con cui si lavorava il vetro come le pinze e il tubo dove soffiare. In generale la visita al museo è stata interessante e lo consigliamo alle famiglie, ai ragazzi e a tutti i cittadini di Empoli che possono visitarlo anche gratuitamente tutte le domeniche. Questo museo secondo noi è molto educativo perché ci fa scoprire i vecchi lavori di una volta, facendoci rivedere le nostre origine dei nostri veri mestieri.
Un ringraziamento particolare va all’ufficio cultura del comune di Empoli che ci ha permesso la visita e all’associazione Amici del Muve che ci ha illustrato il museo. Grazie ancora della bella esperienza da parte di tutto il gruppo che è già pronto per la visita al prossimo museo del territorio.