Progetto Attivamente/ Alla scoperta di un vecchio cinema di Empoli

Il progetto Attivamente mira ad arricchire e accrescere nei ragazzi diversamente abili l’adattamento alla realtà quotidiana e la condivisione della sfera sociale del territorio di appartenenza e non, nell’ottica di una migliore qualità della vita in tutti i suoi aspetti.
Questo anno l’obiettivo che i ragazzi del gruppo insieme all’educatore si sono posti sarà l’approfondire il mondo del cinema sotto vari aspetti.
Per iniziare abbiamo visto un film “Nuovo Cinema Paradiso” che racconta la nascita del cinema e l’importanza sociale che questo aveva.
Tutto il film parla di un vecchio cinema gestito da un prete con una vecchia macchina da presa a carbone, con le pellicole lunghe e ingombranti, il tutto ricordava un vecchio cinema di Empoli ormai non più in uso in una piccola frazione.

1.jpg
Per questo l’educatore e i suoi ragazzi sono andati al circolo mcl di Marcignana, dove proprio di fianco c’è una sala ora adibita al teatro amatoriale ma che è nata come Cinematografo. Ad accogliere i ragazzi si è presentato Fiorenzo 81 anni, ma giovanissimo di spirito che con tutto il suo entusiasmo ha trascinato il gruppo nei ricordi del vecchio cinema di Marcignana con i suoi vecchi aneddoti.
Per i ragazzi è stata veramente una bella serata di conoscenza del territorio e di integrazione. Un grazie speciale va a Fiorenzo e al circolo MCL per la calorosa accoglienza riservata al gruppo Attivamente.

Attivamente 2011/2012

Alla fine dell’anno educativo 2011/2012 il gruppo attivamente è sempre più coeso, i ragazzi oggi iscritti sono 13 e sono riusciti a frequentare con costanza ed impegno il gruppo per tutto l’anno. In questo anno le attività sono state mirate all’esterno cercando di far interagire i ragazzi in contesti insoliti, creando un ponte per eventuali iniziative che potranno portare avanti da soli in autonomia. Proprio quest’ultima parola è la chiave del nostro progetto, che negli anni è riuscita a concretizzarsi in molti dei nostri ragazzi che oggi riescono ad uscire in coppia o in piccolo gruppo da soli, senza il supporto di nessun operatore. Vi ricordo i nostri obiettivi:
– Sviluppare nei ragazzi la capacità di riflettere sui propri vissuti, non solo quotidiani, e sulle proprie modalità relazionali e sociali
– Sviluppare il senso di collaborazione e condivisione delle proprie difficoltà ed interessi con gli altri
– Ascoltare i ragazzi nelle loro espressioni di bisogno
– Fornire ai ragazzi strumenti per permettere loro di gestire in modo autonomo nuove esperienze in contesti allargati e insoliti rispetto al vissuto quotidiano.
Le feste vengono allestite e pensate insieme ai ragazzi in modo da stimolare la loro capacità organizzativa. Le uscite sono pensate insieme ai ragazzi ascoltando così le loro esigenze. Tutto questo per cercare di sganciarsi e riconsiderare in modo autonomo il proprio tempo libero. Negli incontri al centro viene strutturata una serie di attività che facilitano la coesione del gruppo e mirano a migliorare le proprie capacità di stare insieme agli altri.
Attività di conoscenza al centro
Durante ciascun incontro viene creato un punto di ascolto, accogliendo i bisogni di parlare e sfogare il proprio vissuto, avendo così un supporto importante per ogni ragazzo. Il gruppo riaprirà a Ottobre con un apertura settimanale, con l’entusiasmo dei ragazzi e con la voglia di sperimentare sempre idee nuove che migliorino la vita dei nostri ragazzi.

La nostra storia

Il 6 gennaio del 1983 inizia l’avventura.
Claudio Freschi, Silvano Guerrini ed i genitori dei ragazzi ex tossicodipendenti danno vita al gruppo volontari “Progetto Uomo”, la cui sede è all’Istituto Calasanzio ed il cui primo documento è un invito ciclostilato indirizzato “all’uomo di buona volontà”.
L’obiettivo con cui il gruppo nasce è quello di fare qualcosa sul problema droga e per questo, oltre ad instaurare un collegamento diretto con il Centro di Solidarietà di Firenze, puntiamo a dare una prima accoglienza alle famiglie ed ai giovani coinvolti nella droga, a promuovere attraverso incontri i progetti educativi rivolti ai ragazzi e a dare una corretta informazione sul problema.
Il primo nome che fu scelto per l’Associazione era “Gruppo Volontari Progetto Uomo” che dopo qualche mese si trasformò in: “Centro di Accoglienza di Empoli, amici del Progetto Uomo”. La prima iniziativa organizzata arriva il 23 marzo 1983 quando, al palazzo delle Esposizioni, si tiene un incontro con il Centro di Solidarietà di Firenze sul tema “Dalla droga se ne esce”. Intervengono Don Giacomo Stinghi, Cristina ed Andrea ex tossicodipendenti.
Piano piano il gruppo si struttura sempre più e continua nell’organizzazione di incontri e dibattiti. Un importante meeting si tiene a Martignana il 26-27 maggio del 1984. Lì viene redatto il documento base del “Progetto Giovani Empoli”. La sede in quel periodo si trova ad Empoli in piazza Farinata degli Uberti, questo fino al 1985 quando ci trasferiamo in via Fabiani grazie ad una concessione del Preposto di Empoli, Monsignor Giovanni Cavini. Uno dei primi, storici progetti, è del maggio 1986, ovvero il “Progetto Ragazzi” a Pozzale.
Il 5 febbraio 1987 rappresenta un’altra data da ricordare. Nasce infatti la prima cooperativa sociale in Empoli: la Cooperativa Sociale Orizzonti. L’obiettivo è l’inserimento socio-lavorativo dei ragazzi ex-tossicodipendenti e non solo, attraverso attività in concessione o nate proprio su iniziativa della cooperativa: gestione del servizio bar delle piscine comunali, servizio biglietterie al museo Leonardiano di Vinci, servizio parchimetri, Verdesmeraldo (manutenzione del verde pubblico) e la Bottega delle idee (falegnameria).
Ormai il CAE è divenuto un punto di riferimento in città, pronto a recepire ogni forma di disagio e a dare un supporto a chiunque ne abbia bisogno in base a due pilastri: l’accoglienza e la prevenzione. Concetti ribaditi con forza nell’assemblea straordinaria del 23 gennaio 1988. La struttura ha assunto ormai un certo spessore tanto che una sua rappresentanza partecipa a Chianciano al primo congresso nazionale organizzato da Confcooperative sulla cooperazione. Nel luglio 1989 la sede di trasferisce nei locali di via Barzino concessi in comodato gratuito dall’Amministrazione Comunale diretta dal Sindaco Varis Rossi.
Dopo la pubblicazione della ricerca “Essere Giovani ad Avane”, nasce ufficialmente il Centro Giovani Avane (inizio 1990) e contemporaneamente nasce il “Progetto Barzino” in collaborazione con l’Amministrazione Comunale dedicato al problema della tossicodipendenza e della sua prevenzione. Il Consiglio Comunale approva all’unanimità l’iniziativa ed i numeri confermano la bontà del lavoro portato avanti negli anni.
Dopo 7 anni di attività, 57 nostri ragazzi hanno lasciato la dipendenza dall’eroina e 27 famiglie hanno frequentato la nostra accoglienza per orientare i loro figli verso “una vita nuova fatta di fatiche ma anche di fiducia e speranza”.
Nel settembre 1993 nasce la seconda Cooperativa Sociale: la “Colori” che opera sul versante dell’handicap. Le prime iniziative in convenzione con l’Azienda Sanitaria Locale sono rappresentate dai centri di socializzazione di Gavena e Castelfiorentino (iniziative rivolte a soggetti con handicap psico-fisico medio-gravi), l’assistenza domiciliare, il servizio di orientamento e la pre-formazione professionale di Montelupo con sede nella Scuola di Ceramica (l’obiettivo è favorire l’inserimento dei ragazzi con handicap non grave al termine del percorso scolastico; le attività si svolgono in tre laboratori: ceramica, cucito e falegnameria).
Il 27 novembre 1993, all’inaugurazione dei nuovi locali della “Bottega delle Idee”, laboratorio di falegnameria attivo all’interno del corso di formazione professionale per addetti alla lavorazione del legno, il Centro accoglie il Cardinal Silvano Piovanelli: si festeggia con l’occasione il decennale del CAE. Nel settembre 1994 prende il via una nuova manifestazione che dura ancora oggi, il “Torneo di Calcetto”. Lo vogliono Stefano Andolfi e Roberto Maestrelli per ricordare un amico scomparso.
Nel settembre 1997 la denominazione del torneo cambia in “Torneo dell’Amicizia” nel ricordo dello stesso Stefano, di Roberto e Andrea. Lo sport diventa un veicolo per raccogliere fondi e trasmettere il valore dell’amicizia. Il 6 gennaio 1998, il palazzetto dello sport di Empoli ospita la prima edizione della “Befana Azzurra” in collaborazione con l’Empoli Calcio. Nell’aprile del 2000 organizziamo un vero e proprio evento per Empoli: al “Castellani” arriva la Nazionale Itaiana Cantanti per giocare contro i “Maledetti Toscani”, ed è un grande successo organizzativo realizzato anche con altre Associazioni di Volontariato del CAVE. Nel dicembre 2001 i volontari del CAE si rendono disponibili e contribuiscono alla nascita di altre Cooperative Sociali: nasce la Cooperativa Sociale Il Piccolo Principe con l’obiettivo di occuparsi di tutti i servizi educativi inerenti l’area minori e giovani, famiglie, dipendenze e prima infanzia ma con un ulteriore specifico orientamento: la formazione. Nel gennaio 2002 le Coop. Sociali dell’Empolese-Valdelsa si riuniscono nel CO&SO Empolese Valdelsa Valdarno (Consorzio per la Cooperazione e la Solidarietà).
Siamo al 2003. E’ il ventennale del CAE e si iniziano i festeggiamenti con una grande cena di solidarietà. Accanto all’ormai tradizionale Torneo dell’Amicizia ecco il “Regala-soliderietà”, la “Primula della solidarietà” e “Spunti dal vivo”, momenti che testimoniano una volta ancora il forte legame del Centro con la città, il ruolo fondamentale nel campo del sociale e leamicizie che ne hanno fatto la storia.